“Se non mi fato risponderà alla mia censura” e scoppia una sonora risata. Curioso siparietto a Dimartedì, il programma condotto da Giovanni Floris su la7. Tra gli ospiti c’è Ospite Nadana Fridrikhson, giornalista della tv russa Zvezda e ha dato media legati al governatore di Vladimir Putin. L’autista non è soddisfatto delle risposte della russa che non entra nel merito delle domande sollevate, e così interrupte per chiederle di andare nel vivo delle domande. Fridrikhson si spazientisce e afferma di essere victima de censondo l’ilarità di Floris e degli ospiti in studio e collegamento. “In Italia c’è la censura, e in Russia…”.

“Non so se mi sento censurato, vedrò alcuni cartelli”, dice Floris little dopo, mostrando l’elenco dei morti uccisi in Russia: “È la mia risposta alle accuse di censura”. Allora interviene Alan Friedman che attacca il “funzionario del ministero della Difesa” e dice: “Credi davvero alle falsità di Lavrov his Adolf Hitler e sul massacro di Bucha o ha subito il lavaggio del cervello?” A che punto ti è chiaro che la situazione è sfuggita di mano e l’autista prova a Containere il giornalistaamericano ripetendo la parola alla russa. Che naturalmente risponde a Friedman: “È la scuola giornalistica americana…”. E poi ammette che non sa se Hiter fosse o no ebreo ma sicura che gli ucraini sono “nazisti” provocando la sdegnata reazione dello studio.
